marcostraz |
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| Sento in tanti straparlare riguardo questo argomento...io penso che il problema è che in Italia (non so se altrove è lo stesso) il processo lo si fa ben prima del processo reale...ormai abbiamo trasmissioni tv in cui si inscena un vero e proprio processo, con prove, perizie, spesso avvocati, parti lese, a volte gli stessi imputati...e così si finisce per convincere la gente di una colpevolezza o di una innocenza...il risultato è che appena arriva la sentenza del tribunale e questa è contraria a ciò di cui si è convinti, partono subito i cori di vergogna (parola ormai stra-abusata), le richieste di incarcerare questo o qeul magistrato, ecc.ecc...la realtà è che viviamo in uno stato di diritto, ed una delle basi del nostro ordinamento è quello di avere tre gradi di giudizio...ed avere tre gradi di giudizio significa che c'è una più che buona possibilità che una sentenza possa essere modificata o anche ribaltata...ora o questo lo accettiamo sempre, o non lo accettiamo mai...non ci può andare bene solo quando le sentenze ci soddisfanno...io personalmente la mia opinione (molto limitata perchè non avevo seguito bene il caso) me la sono fatta, ma questo non toglie che per me sia scandaloso o vergognoso o che invochi chissà quale pena per il giudice o il magistrato cattivo solo perchè va contro l'idea che io mi ero fatto...le sentenze si fanno con le prove e le carte in tribunale, non con quello che la gente pensa perchè si è guardata tot programmi televisivi o si è letta tot articoli di giornale...
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